Peille – La pista di downhill più vecchia d’Europa

 

Sulle Alpi marittime affacciate su Nizza, con una vista mozzafiato sul Mar Mediterraneo, esiste un luogo sconosciuto alla maggior parte dei rider, ma che ha giocato un ruolo determinante nella storia della mountain bike. Il nome di questo luogo è Peille.

 

 

 

È qui che a metà degli anni ’90, quando il downhill cominciava a muovere i suoi primi passi, un gruppo di rider ha costruito uno dei percorsi più memorabili di sempre. A Peille non c’è mai stata una gara di Coppa del Mondo, questo luogo non è mai entrato nel mainstream di questo sport, ciononostante è stato uno dei luoghi più influenti nella storia del downhill in Europa. Non è necessario fare l’elenco dei campioni che per anni hanno dominato la scena internazionale del downhill e che provengono da questa zona del sud della Francia. I loro nomi sono noti a tutti e fanno parte della Hall Of Fame del mondo del gravity. Ancora oggi da questa zona della Francia vengono fuori alcuni dei più grandi talenti del mondo della mountain bike. Fate una rapida ricerca sulle origini dei più forti rider francesi di oggi, sia nell’enduro che nel downhill, e rimarrete stupiti scoprendo che la maggioranza di loro viene proprio da questa zona della Francia, dalle montagne che circondano la città di Nizza.

 

 

A metà degli anni ‘90, quando il downhill cominciava a specializzarsi come disciplina, c’erano moltissimi rider in questa zona della Francia, alcuni di loro già dominavano le competizioni internazionali. Basti pensare che la prima gara coppa del Mondo di downhill è stata fatta proprio in quest’area, a Cap D’Ail, su un sentiero che è visibile proprio dallo start gate della pista di Peille. Non serve altro per dimostrare che ci troviamo in un luogo estremamente significativo per la storia di questo sport. In quegli anni non era facile allenarsi per competere nelle gare di Coppa del Mondo. Il downhill era uno sport che si andava formando e non esisteva la disponibilità di oggi per quel che riguarda i tracciati. Una buona pista di downhill era una merce molto rara, a volte una merce impossibile da trovare. Per questo motivo chi aveva l’ambizione di migliorarsi in questo sport, doveva costruirsi da solo, con le sue mani, il proprio terreno d’allenamento.
A questo bisogna aggiungere che anche i materiali e i componenti delle bici, a quell’epoca, erano in perenne evoluzione. Nessuno sapeva quale sarebbe stato lo sviluppo successivo di questo sport, delle bici e dei componenti. Per questo servivano delle piste che mettessero a durissima prova sia il rider che il mezzo. Solo in questo modo si sarebbero potuti sviluppare i prodotti di domani, e solo in questo modo i rider avrebbero potuto porre nuovi orizzonti, nuovi limiti, a questa disciplina ancora così giovane.

 

 

La pista di Peille è nata proprio con questo scopo, un’idea ben precisa nella mente della comunità di local che l’ha realizzata: essere la pista più dura, più tecnica, più fisica che fosse mai stata realizzata fino a quel momento. Per questo motivo quei rider scelsero un versante della montagna praticamente privo di vegetazione ma fatto solo roccia, nient’altro che roccia. Il lavoro per riuscire a tracciare un sentiero sulla roccia calcarea è stato durissimo, molti attrezzi si sono piegati nel tentativo di dar forma al percorso di Peille, rider celebri hanno contribuito alla realizzazione di questo percorso. Molti campioni di ieri e di oggi si sono allenati sulla pista di Peille e hanno fatto su questo tracciato la loro prima gara.La sede francese di Formula si trova proprio a Nizza. I ragazzi che ci lavorano, dei rider eccezionali e appassionatissimi di questo lavoro, fanno parte di quella stessa comunità che ha creato la pista di Peille.

 

 

 

Per noi di Formula Peille è come una casa, un percorso che privilegiamo per i test sui materiali. Se qualcosa sopravvive integra ai Peille può sopravvivere integra in qualsiasi condizione, in qualsiasi luogo. Per questo motivo quando abbiamo cominciato a testare le Linea G, le nostre nuove ruote dedicate all’enduro race e al downhill, abbiamo subito pensato a Peille come luogo ideale per i nostri test. Quando ci siamo trovati sul luogo abbiamo fatto i nostri test. Siamo andati a girare con Alex Cure del team BH e ci siamo subito resi conto che il materiale che avevamo in mano non poteva essere sacrificato al semplice lancio di un prodotto, volevamo condividere l’importanza di questo luogo con un pubblico più ampio. Volevamo raccontare la storia di Peille.

 

 

 

Le immagini che seguono sono la documentazione della nostra esperienza in questo luogo. Se per caso vi troverete a girare da queste parti dell’Europa, non perdete assolutamente la possibilità di andare a girare a Peille. Le enormi antenne di ricezione in cima alla montagna indicano il punto dal quale parte il percorso, delle antenne che sono ormai diventate quasi il simbolo di questo tracciato. Almeno una volta nella vita bisogna girare a Peille, credeteci, non ve ne pentirete.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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